
Francisco Gento, leggenda del Real Madrid, è morto lo scorso 18 gennaio all’età di 88 anni. Considerato uno dei calciatori spagnoli più forti di tutti i tempi, vanta il record di vittorie in Coppa dei Campioni: ben sei.
Il Real Madrid così ha ricordato Francisco Gento detto Paco, che dal dicembre 2015 dei Blancos era diventato il Presidente d’Onore: “La figura di Paco Gento rappresenta fedelmente tutti i valori del Real Madrid, ed è stata e continuerà ad essere un punto di riferimento per il Real Madrid e per il mondo dello sport. I tifosi del Real Madrid e tutti gli appassionati di calcio lo ricorderanno sempre come una delle loro grandi leggende”.
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Francisco Gento indossava la maglia numero 11 giocando all’ala sinistra, come si definivano una volta gli esterni alti. Era dotato di un grande controllo di palla, di una non comune visione di gioco e di un tiro fulminante. Delle sei Coppa dei Campioni vinte, cinque furono consecutive, dal 1956 al 1960. L’ultima l’alzò al cielo da capitano nel 1966.
Insieme a Paolo Maldini, detiene anche il record di finali di Coppa dei Campioni disputate, otto (cinque vinte dal rossonero, una in meno del madridista).
Francisco Gento fece parte di un quintetto di attacco da leggenda: insieme a Raymond Kopa, Hector Rial, Alfredo Di Stefano, Ferenc Puskas vinse ovunque dominando ogni avversario.
Nato a Guarnizo il 21 ottobre 1933, esordì in Primera Division con il Racing Santander, la squadra per cui tifava da bambino, e dopo appena dieci partite fu acquistato dal Real Madrid dove giocò fino al 1971 vincendo, oltre alle sei Coppa dei Campioni, dodici volte la Liga, due Coppe di Spagna ed una Coppa Intercontinentale. Con la nazionale spagnola giocò 43 partite segnando 5 reti. Fu convocato per i mondiali del 1962 e del 1966, partecipando anche al campionato europeo del 1964 anche se non prese parte alla fase finale che laureò le Furie Rosse campioni continentali.
La sua famiglia fu particolarmente legata al calcio visto che ci giocarono anche i suoi fratelli Julio e Tonin ed i nipoti Julio e Paco Llorente.