
David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, è morto lo scorso 11 gennaio all’età di 65 anni. Era ricoverato nel reparto di Oncoematologia dell’Istituto Tumori Friulano ad Aviano. Anni fa era stato colpito da un mieloma (un tumore del sangue) e le sue condizioni di salute si erano aggravate durante le ultime festività natalizie a seguito della polmonite da legionella che lo aveva colpito nel novembre scorso.
Prima della sua esperienza politica, David Sassoli era diventato un volto familiare per gli italiani soprattutto per la sua conduzione dell’edizione delle ore venti del TG1 RAI.
Nato a Firenze il 30 maggio 1956, si trasferì a Roma da giovane dove frequentò il liceo classico Virgilio. La passione per il giornalismo e la politica gli fu trasmessa dal padre Domenico, ex firma de La Nazione e de Il Popolo (il quotidiano della Democrazia Cristiana). Vicino alle posizioni del cattolicesimo democratico, iniziò a lavorare nel quotidiano Il Tempo per poi proseguire la sua attività giornalistica presso l’agenzia di stampa Asca (Agenzia stampa cattolica associata). Nel 1986 passò alla redazione romana de Il Giorno, dove seguì importanti avvenimenti politici e di cronaca come la caduta del Muro di Berlino del 1989.
Il suo ingresso in RAI avvenne nel 1992 come inviato di cronaca del TG3. Erano anni caldi sia nella lotta alla mafia che in quella contro la corruzione, con l’inchiesta cosiddetta di Tangentopoli. Dopo la collaborazione in alcuni programmi di Michele Santoro, passò a condurre due trasmissioni (prima su RAI 2 poi su RAI 1) per approdare successivamente alla redazione del TG1. In pochi anni divenne uno dei volti più popolari, arrivando alla conduzione del TG1 delle ore 20.
Nel suo momento di massimo prestigio professionale, David Sassoli decise di abbandonare il giornalismo per dedicarsi alla politica. Nel 2009 il segretario del Partito Democratico lo volle capolista nella circoscrizione dell’Italia centrale nelle elezioni del Parlamento Europeo risultando tra i più votati in assoluto.
Da quel momento il suo impegno politico da convinto europeista fu totale. Stimato anche dagli avversari politici, David Sassoli attualmente ricopriva il prestigioso incarico di presidente del Parlamento Europeo. Circa un mese fa, poco prima della scadenza del suo mandato, aveva dichiarato che non si sarebbe più ricandidato per questo importante ruolo.
Tutti i massimi leader continentali hanno ricordato con sincera commozione l’importante lavoro svolto da David Sassoli per il rafforzamento delle istituzioni europee.
“La scomparsa inattesa e prematura di David Sassoli mi addolora profondamente. La sua morte apre un vuoto nelle file di coloro che hanno creduto e costruito un’Europa di pace al servizio dei cittadini e rappresenta un motivo di dolore profondo per il popolo italiano e per il popolo europeo”. Questo il messaggio di cordoglio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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